I borghi della Maremma

Tra la pianura della Maremma grossetana e le Colline Metallifere, si trovano, a breve distanza tra loro, alcuni borghi caratterizzati dal sorgere su speroni rocciosi, fortificati con rocche e castelli. Tra storia e suggestioni artistiche, ecco un breve itinerario fotografico che ne racconta quattro.

Roccastrada

Si sviluppa lungo il crinale roccioso, da una parte lo strapiombo fungeva da difesa naturale, dall’altra ci sono ancora alcuni tratti della cinta muraria eretta dagli Aldobrandeschi. La pietra è il filo conduttore del paese, pietra grigia, che in una giornata nuvolosa restituisce un aspetto piuttosto cupo al paese. Ecco perchè le foto sono in bianco e nero.

Tatti

Frazione del comune della più nota Massa Marittima. La cinta muraria del castello è ancora in parte rintracciabile, anche se sono state addossate alle mura le abitazioni. Nella parte meridionale resta una porta di accesso. Sulla parte più elevata del borgo si trova il cassero, o Rocca Aldobrandesca,

Roccatederighi

Nel comune di Roccastrada, forse il borgo più caratteristico. Restano pochi tratti delle mura di fortificazione, ma la parte alta è incastonata nelle guglie rocciose, fino ad arrivare alla parte terminale a picco sulla pianura dove si trova la chiesa di San Martino. Migliore descrizione del luogo si trova nel romanzo “Le case del malcontento” di Sasha Naspini, ambientato qui, dove il paese è parte integrante delle vicende che vi si svolgono. Se si legge il romanzo e abbiamo visitato Roccatederighi, anche se l’autore non chiama mai il borgo col suo nome reale, si identifica immediatamente, dati gli elementi che lo connotano.

“La terrazza finale era il punto più alto in assoluto. A parte il pavimento di sasso e la torre non c’era niente. Giusto il vento.”

Montemassi

Frazione del comune di Roccastrada da cui dista 15 chilometri. E’ raffigurato nel celeberrimo affresco di Simone Martini all’interno del Palazzo Comunale di Siena durante uno dei tanti violenti assedi condotti dai Senesi e capeggiato dal condottiero Guidoriccio da Fogliano. Del castello eretto dopo l’anno 1000 dagli Aldobrandeschi nella parte più alta del paese restano i ruderi restaurati di recente e molto suggestivi. Inutile parlare del panorama sul borgo sottostante e sulla valle.