I ruderi di due castelli intorno a Poggibonsi

Castello di Cepparello

La sua origine risale circa al 1100. Cepparello era ultimo baluardo di parte Guelfa della Repubblica Fiorentina. Fu distrutto dai Ghibellini senesi dopo la sconfitta dei Guefi a Montaperti nel 1260. In particolare furono distrutti due palazzi con torre, alcune case, le mura perimetrali ed un mulino.

Fu parzialmente ricostruito nel 1313 e divenne un piccolo borgo che contava circa 400 abitanti. Venne gradualmente abbandonato e solo durante l’ultima guerra mondiale tornò ad essere un centro di rifugio.

Come arrivarci

Il castello si trova nel comune di Barberino Valdelsa, proprio sul poggio che sovrasta la diga di Cepparello, da cui prende il nome. Si può raggiungere percorrendo due sentieri diversi, il primo si trova  deviando dalla strada che dal castello della Paneretta porta verso Olena. Noi abbiamo percorso l’altro che parte da Marciano, piccolo borgo che si trova a circa 2 chilometri dalla strada che da Poggibonsi porta a Castellina in Chianti. Lasciata l’auto nei pressi di Marciano, si scende lungo la strada sterrata fino ad arrivare a delle case. Qui la strada diventa sentiero e dopo qualche decina di metri si inconta il primo resto, una torre ancora ben visibile.

Il sentiero diventa piuttosto dissestato e continua in discesa, fino a intersecare l’altro percorso. Rimanenedo sulla sinistra dopo poco si scorgono le rovine del castello vero e proprio. I resti sono completamente immersi nella vegetazione.

Castello di Monternano

Conosciuto in passato anche come Montennano, Mortennano e Montennana è stato uno dei castelli più potenti della Val d’Elsa del XII secolo.

Feudo ai Conti Guidi passò alla famiglia senese degli Squarcialupi divenendone la roccaforte principale.

Posto lungo il versante meridionale dei rilievi montuosi che dal Chianti scendono nella Val d’Elsa, su uno sperone roccioso sopra il borro del torrente Strolla, esercitava il controllo di due arterie fondamentali della viabilità medievale: la via Francigena, nella sottostante val d’Elsa, e la strada di Giogoli, nel Chianti senese. Insieme alla vicina Poggibonsi costituiva uno sbarramento inespugnabile alle incursioni Fiorentine verso sud. Nel 1201 l’esercito fiorentino attaccò Monternano danneggiandolo gravemente, ma fu nel 1220, adducendo la scusa che alcuni mercanti di Firenze erano stati depredati dagli Squarcialupi, che la possente rocca fu espugnata e rasa praticamente al suolo. Grazie all’aiuto di Poggibonsi e l’appoggio dell’imperatore, gli Squarcialupi riuscirono a ricostruire il castello e mantenerlo fino al 1254 quando l’esercito fiorentino, di ritorno dal vittorioso assedio a Monteriggioni, lo riconquistò definitivamente.

Come arrivarci

Il castello sarebbe comodamente raggiungibile venendo da nord, dalla strada che da Poggibonsi porta a Castellina in Chianti, seguendo la strada di Cispiano, ma arrivati praticamente ai ruderi c’è uno sbarramento oltre le ultime case che non si può superare. Quindi conviene seguire la strada della Strolla fino a San Quirico, lasciare l’auto e proseguire nel bosco sulla sinistra per circa due chilometri.

Del castello resta ben poco e ricoperto dalla vegetazione, tanto che dall’esterno non si nota più. La porta principale, ancora in buono stato di conservazione, dotata di un bell’arco a tutto sesto. Entrati all’interno del perimetro murato appare chiaro che il fortilizio era diviso in due parti, quella a est con funzioni residenziali per i feudatari e quella a ovest usata come piazza d’armi con edifici di servizio