Nel comune di Montaione nella Valdelsa fiorentina con un affaccio sulla Valdera

Un itinerario, da effettuare in auto nell’arco di mezza giornata, nella Valdelsa fiorentina tra monasteri, chiesette e borghi ristrutturati.

San Vivaldo

San Vivaldo è situato  a 450 metri sul livello del mare nel comune di Montaione, in provincia di Firenze. Le sue origini risalgono al 1300, anno in cui fu scelta dal Beato Vivaldo, un civile terziario Francescano nato a San Gimignano, per trascorrervi una vita di penitenza e digiuno.

È famoso soprattutto per le 17 cappelle disposte attorno ad esso che compongono un sacro monte, l’unico del genere in Toscana, realizzato a partire dal XVI secolo da artisti per lo più fiorentini.

Due parole sui Sacri Monti prese a prestito:

Un Sacro Monte è un complesso devozionale posto sul versante di una montagna con una serie di cappelle o edicole in cui vi sono rappresentate, con dipinti e sculture, scene della Vita di Cristo, di Maria o dei Santi. Riproposizione della Nuova Gerusalemme, i Sacri Monti offrivano la possibilità ai pellegrini di visitare i Luoghi Santi con la riproduzione, in scala minore, degli edifici in cui si era svolta la Passione di Cristo. Essi sono collocati su di una altura elevata, in una posizione appartata rispetto al centro urbano, in un ambiente più naturale, e vi si giunge prevalentemente mediante un pellegrinaggio.

(Amilcare Barbero, ATLAS, Convegno Internazionale “Religioni e Sacri Monti”; Supplemento n.2 al n.137 di Piemonte Parchi – giugno/luglio 2004)

Santuario della Pietrina

La chiesetta sorge su un colle molto suggestivo. Qui si possono ancora intravedere i ruderi dell’ antico castello della Pietra la cui esistenza è attestata fin dal 1118. Immediatamente al di sotto della chiesa ci si trova su una naturale terrazza panoramica sulla Valdera.

Il Santuario, dedicato ai Santi Andrea e Agata, fu ampliato nel 1890.Oggi fa parte della diocesi di Volterra.

Fino a poco tempo fa nel santuario si trovava un dipinto della “Madonna col Bambino”, opera del pittore senese Bartolo di Fredi (1353 – 1410) allievo di Simone Martini.

 

Castelfalfi

Ha le sue radici nella civiltà etrusca, infatti sono state ritrovate urne funerarie risalenti al 135 a.C.

Il nome Castelfalfi sembra derivi da Castrum Faolfi o Farolfi, cioè la roccaforte militare di Faolfo, re longobardo che pare abbia fondato il borgo.

Durante il basso Medioevo, nel 1139, Il Castello di Castelfalfi viene venduto da Ranieri della Gherardesca al vescovo di Volterra.

Nel 1475 i proprietari di Castelfalfi sono Giovanni di Francesco Gaetani e sua moglie Costanza de’ Medici, che ristrutturano il castello dandogli l’aspetto di villa. Durante la guerra tra Firenze e Siena, Castelfalfi viene saccheggiato e incendiato dalle milizie di Piero Strozzi.

Successivamente il borgo diventa fattoria e viene anche edificata una lavorazione delle piante di tabacco. Nel secondo dopoguerra il borgo progressivamente si spopola. Negli anni ’80 l’imprenditore milanese Virginio Battanta inizia il ripristino e la ricostruzione di alcuni degli immobili di maggior valore quale il castello, la villa Medicea ed altri edifici siti nel centro storico. Nel 2011 l’amministrazione comunale di Montaione decide di approvare un progetto di restauro anche degli edifici del borgo e dei terreni circostanti.

Santuario di Montignoso

Il Santuario Nostra Signora di Fatima in Montignoso è situato a circa 600 metri di altitudine nel comune di Gambassi Terme.

La chiesa di San Frediano, annessa al Santuario risale al 1144. Adesso la chiesa è sede della comunità religiosa Famiglia del Cuore Immacolato di Maria. All’interno dell’antica cinta muraria, si può ammirare un maestoso presepe permanente.