Passeggiata sull’Altopiano delle Pale di san Martino

“Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?”

Dino Buzzati descriveva così le Pale di San Martino, che su questo altopiano ha ambientato il suo romanzo “Il deserto dei Tartari”. L’Altopiano delle Pale, nel settore centrale del gruppo, è infatti un enorme tavolato roccioso che ricorda un paesaggio lunare. E’ vastissimo e nascosto, non è uniforme e piatto, ma obbliga a districarsi fra conche, risalti e deviazioni per evitare profonde crepe nella roccia. L’Altopiano è lungo circa 10 chilometri e largo 5 e si distende a una quota fra i 2500 e i 2700 metri.

Saliamo in funivia da San Martino di Castrozza fino a 2700 m. E da lì con una breve salita arriviamo in cima alla Rosetta (2742 m).

Le previsioni danno il tempo in pegioramento e le nuvole all’orizzonte non promettono niente di buono, Quindi scendiamo al rifugio Pedrotti alla Rosetta (2585 m). Da lì decidiamo di fare una passeggiata sull’altopiano. Seguendo il sentiero 756 che porta a Gares. Nessuna difficoltà, il sentiero è tracciato benissimo e praticamente pianeggiante (fino al punto di arrivo della nostra breve escursione).

Visto che le nuvole risalgono al basso sempre più copiose, torniamo nei pressi del rifugio. Dice che la nebbia viene spesso sull’altopiano e che si perde facilmente l’orientamento. Sarà per questo che il sentiero è tracciato come una carreggiata e il numero è ripetuto con evidenti scritte e segni rossi ogni pochi metri.

La nebbia arriva, corre veloce e nasconde le vette e a poco a poco anche le persone. Non ci resta che scendere.

Per vedere il video della nebbia che arriva cliccare qui