L’Abbazia di Pomposa a Codigoro (Fe)

“Capolavoro dell’arte romanica, l’Abbazia di Pomposa si annuncia in lontananza con il suo svettante campanile.”

Inizia così la descrizione dell’Abbazia di Pomposa su tutte le guide turistiche. Purtroppo una nebbia fitta ci ha impedito di ammirare dall’esterno di questo capolavoro. Delle numerose decorazioni della facciata si sono intraviste solo quelle più in basso. Il campanile, costruito nel 1063 dall’architetto Deursdetit, alto 48 metri, diviso in 9 moduli con finestre sempre più grandi verso l’alto e decorato con ceramiche dell’XI secolo, ci è apparso una sagoma quasi indistinta e, anche dalla sua base, la cuspide si perdeva nella nebbia.

La bassa temperatura faceva congelare l’umidità sulle foglie e sui fiori sbocciati probabilmente col tepore di giorni addietro.

All’interno della chiesa di Santa Maria si dimenticano alla svelta il freddo e il grigiore. Un insieme di decorazioni colpisce e incanta. Notevole il pavimento a intarsi di marmo, eseguito in epoche diverse dal VI al XII secolo.

 

Sulle pareti della navata affreschi trecenteschi con storie dell’Antico Testamento, del Nuovo Testamento e dell’Apocalisse. Sulla controfacciata il Giudizio Universale. Nell’abside affreschi di Vitale da Bologna, raffiguranti Cristo in maestà con angeli e santi.

Questi affreschi stupiscono per i colori, per la semplicità dei particolari e per la comunicativa immediata.

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