Sull’altopiano del Sella in un ambiente lunare

Il Gruppo del Sella è indubbiamente uno dei luoghi più affascinanti delle Dolomiti.

Questo imponente massiccio di roccia si erge tra le quattro valli ladine: val di Gardena, val di Badia, val di Fassa e val di Livinallongo. Il Gruppo è costituito da un altopiano brullo a quota intorno ai 2900 metri, solcato da profondi valloni. Ad un estremo si trova il suo punto più alto: il Piz Boè, ad una quota di 3.152 metri. Alcuni lo definiscono un castello di roccia dalle forme spettacolari che cambia aspetto ad ogni suo versante, altri dicono che sia un’isola grande e maestosa che mira al cielo.

Il Sella dalla strada del Passo Pordoi
Il Sass Pordoi con la funivia che parte dal Passo

Tanto per avere un’idea dell’aspetto lunare dell’altopiano ecco tre foto panoramiche.

Dall’arrivo della funivia verso l’altopiano
Lungo il sentiero , guardando indietro
Dal Rifugio Boè verso Antersass

Vi si può salire comodamente con la funivia che dal Passo Pordoi porta al Sass Pordoi.

Il Passo Pordoi è un valico alpino situato tra il Gruppo del Sella e quello della Marmolada. Congiunge Arabba con Canazei. Appena scesi dalla cabina, dalle terrazze del Sass Pordoi, il panorama è notevole. Spicca il Sassolungo e il passo Sella, il Piz Boè con in vetta la Capanna Fassa. In basso la strada che da Arabba porta al Passo, con gli innumerevoli tornanti si snoda come un serpentone. Seguendo la valle di Livinallongo la vista spazia fino al Cadore.

Il Sassolungo con in basso a destra il rifugio Demetz , situato nella forcella

Lasciando l’arrivo della cabinovia si inizia un comodo sentiero,spesso molto frequentato, che passa dalla Forcella Pordoi dove si trova l’omonimo rifugio.

Il sentiero costeggia le pendici del Piz Boè, tocca un laghetto e arriva al Col Toron e al rifugio Boè.

Proseguendo oltre il rifugio Boè si può arrivare sull’Antersass e vedere dall’alto tutta la Val Mezdì, che mette in comunicazione con la Val Badia. Spicca la vetta rotonda del Sassongher, montagna simbolo di Corvara. Indietro si vede la vetta del Piz Boè con la Capanna Fassa (meta di un’altra escursione) e il rifugio Boè. Le pareti scoscese, il cielo azzurro, le guglie e le distese pietrose regalano sensazioni stranianti.

La via del ritorno è la stessa dell’andata, troppo impegnativo sarebbe fare un anello. La luce pomeridiana fa apparire diversi gli stessi panorami visti la mattina.. Non ci si annoia.