Il rifugio Puez nel Parco Naturale Puez-Odle

In Alta Val Badia, una facile escursione permette di raggiungere da Colfosco (1.645 m) il rifugio Puez (2.475 m) nel parco naturale Puez-Odle.

Si può partire direttamente dal parcheggio della chiesa di Colfosco, oppure dal più comodo parcheggio della cabinovia del Col Pradat, un po’ più a monte. Ma merita fermarsi anche alla parrocchiale di San Vigilio in paese, dato che si trova in una posizione spettacolare. Col campanile a cipolla che si staglia sugli spalti del Sella.

In breve dalla stazione della cabinovia si arriva al rifugio Edelweiss. Alle spalle del rifugio il Sassongher, la montagna che domina Corvara e Colfosco.

Qui inizia la parte più noiosa del percorso: una ripida salita, anche per il fatto che stanno costruendo nuovi impianti sciistici e quindi si percorrono le pendenze delle piste da sci. Fortunatamente la mattina presto il vallone dell’Edelweiss è ancora nell’ombra del Sassongher.

Arrivati alla Forcella Ciampac (m.2366) il grosso della salita è fatto.

Vitelli al pascolo
Il sole inizia a fare capolino dietro al Sassongher
Uno sguardo all’indietro: il Sella
Il rifugio Cavazza al Pisciadù sul Sella
La cappellina a metà della salita
Indicatore a Forcella Ciampac
Il vallone Edelweiss appena percorso col Sassongher sulla sinistra
Da Forcella Ciampac

Salito un comodo canalone scalettato si arriva sull’altopiano del Puez.

Distese verdi su cui svettano cime non troppo alte dalle forme caratteristiche. Si intravede il rifugio nella conca proprio sotto il Puez. Sembra vicino ma bisogna aggirare tutta la testa della Vallunga e compiere un lungo semicerchio. Per fortuna praticamente pianeggiante.

Il col de la Sone, dalla forma curiosa
La Vallunga che porta su Selva di Val Gardena, in fondo Sassolungo e Sciliar
Il Piz Boè, la cima più alta del Sella con la Capanna Fassa
Segnavia e bandiere che indicano che il rifugio si avvicina
Rifugio Puez
Ancora il rifugio

Passeggiando sui dossi al di sopra del rifugio, si trovano fiori colorati e pecore al pascolo.

Genziana primaticcia
Silene a cuscinetto
Non ti scordar di me

Il ritorno si effettua per la stessa strada fatta all’andata. L’unica variante può essere quella di non ripassare dal rifugio Edelweiss, ma andare al Col Pradat, dove si può effettuare una sosta e poi scendere nel bosco sottostante, sempre piacevole su un sentiero ben tracciato.

Col de la Sone
Sassongher al pomeriggio
Puez
Il Sassongher
Segnavia , al di sopra del quale si vede il Col Pradat
La Marmolada
Col Pradat, Sella e rifugio Edelweiss
I prati del Col Pradat
Il Sassongher incombente sul Col Pradat