L’Alpe Mattina, balcone sulle Dolomiti e sulla storia

La Valle Campo di Dentro si trova all’interno del Parco delle Dolomiti di Sesto.

Meno conosciuta della vicina Val Fiscalina, offre panorami di grandiosa bellezza sui Rondoi, i Baranci, gli Scarperi. Raggiungendo l’Alpe Mattina si possono ammirare il Paterno, le Tre Cime di Lavaredo, e le due bellissime Torri, quella degli Scarperi e la Toblin.

L’escursione inizia all’imbocco della valle. La strada è a traffico chiuso e regolamentato dalle 9 alle 18.

Se si arriva dopo le 9 un bus navetta conduce al parcheggio posto più in alto a 1509 m.

Dopo circa 100 metri di dislivello si entra nella piana su cui si affaccia il Rifugio Tre Scarperi (1626 m) e sul cui fondo si vede il Pizzo Mattina (2493 m).

Al bivio tra due sentieri si prosegue sulla sinistra salendo su ripide serpentine. Alle spalle la Val Campo di Dentro, a destra la ripida parete del Monte Mattina e davanti sempre più interessante la sagoma slanciata della Torre degli Scarperi.

 

In prossimità del Passo Alpe Mattina (2.446 m)  il panorama è affascinante. Distese erbose con fiori gialli, su cui si stagliano vette dalle forme più varie. La Torre degli Scarperi con dietro i Rondoi e alle spalle i Baranci.

Fino ad arrivare al cospetto della slanciata Torre Toblin. Da qui il panorama è incomparabile: il Monte Paterno, Le Tre Cime di Lavaredo Ecco una panoramica per rendere l’idea, da sinistra: Croda Rossa di Sesto, Torre Toblin, Paterno, Tre Cime. Comunque bisogna ricordare che in questi luoghi la cui bellezza lascia senza fiato e rimane impressa nella mente, si è combattuta la Prima Guerra Mondiale. L’Alpe Mattina, come tutti i monti circostanti sono disseminati di trincee, postazioni di avvistamento e gallerie. Ancora oggi ci sono numerosi resti di reticolati di filo spinato. Non si può fare a meno di osservarli e mettere in risalto il contrasto. Di fronte a tutto ciò rimane impressa la piccolezza dell’uomo nei confronti della natura, che per quanto frequentata, resta sempre selvaggia, e coloro che sono saliti sul Sasso di Sesto appaiono minuscoli nei confronti della montagna.

Prima di tornare indietro cerchiamo di prendere ancora qualche immagine girovagando sul pianoro dell’Alpe Mattina.

Qui le Crode Fiscaline, con Cima Una che porta ancora sulla punta la ferita del crollo del torrione avvenuta nel 2011. E la Torre degli Scarperi che da qui sembra avere perso la sua forma slanciata. La Torre Toblin da un’altra prospettiva. Tornati al parcheggio, è pomeriggio inoltrato, la luce del tramonto esalta le forma aguzze dei Tre Scarperi.