Valle d’Aosta (2) – L’alta valle centrale

Continuando il percorso nella valle centrale oltre Aosta si incontrano ancora suggestivi castelli e paesi con antiche chiese.

 


Sarre

Il paese si trova ai piedi del Mont Fallere, su cui era stato costruito a fine ‘800 il rifugio “Regina Margherita”, noto come punto panoramico. Il castello di Sarre domina la valle, essendo a picco sulla statale e, attulamente, sullo svincolo autostradale di recente costruzione. Il maniero fu edificato da Giacomo di Bard nel 1242 e ha acquisito la sua forma attuale nel ‘700. Nel 1869 fu acquistato da Vittorio Emanuele II che fece soprelevare la torre per usarla come osservatorio. Il “re cacciatore” usava questa sua residenza come base per le cacce e alcune sale sono decorate coni trofei di caccia; centinaia di corna di stambecchi! Nel centro storico del paese tra vicoli e casette in pietra, si trova la chiesa parrocchiale di San Maurizio.


Aymaville

Località situata a 640 metri di altitudine, allo sbocco della valle di Cogne. Qui le attività produttive sono principalmente agricole: alberi da frutto, principalmente meli e vigneti. Impossibile non notare dalla strada statale il castello di Aymaville che sorge su un’altura al centro del paese. Il suo aspetto è frutto di successive trasformazioni operate dalla famiglia Challant. Le quattro torri cilindriche merlate che lo caratterizzano furono aggiunte a metà del ‘300. Nel 1730 furono costruiti i loggiati della facciata che ingentiliscono l’imponente struttura difensiva. Attualmente il castello è di proprietà della regione. Appena a monte dell’abitato, lungo la strada che porta a Cogne, si trova la chiesa parrocchiale di Saint-Léger dalla caratteristica facciata a “trompe-l’oeil”. La chiesa risale nelle sue forme attuali al 1762, ma conserva dell’edificio precedente il campanile e una piccola cripta attribuita al IX-X secolo.


Saint-Pierre

Il comune si trova praticamente nel centro della valle. Nel medioevo il territorio fu diviso fra due famiglie, quella dei Sancto Petro che aveva giurisdizione sulla parte alta del borgo e quella di Sarriod de la Tour, che governava la comunità nella parte sud-ovest. Due imponenti castelli a ridosso della statale erano le abitazioni delle due famiglie.
Il castello Sarriod de la Tour, in basso rispetto al borgo, è costituito da un antico mastio, cui furono successivamente aggiunti nuovi edifici. Dal 1970 è proprietà della regione. Attorno al castello vengono coltivati meli.

Il castello di Saint-Pierre è invece arroccato in posizione panoramica su uno sperone roccioso sovrastante la chiesa parrocchiale di San Pietro. Parte della struttura risale al XII secolo. E’ stato proprietà della famiglia Bollati, oggi appartiene al comune ed è sede del Museo Regionale di Scienze Naturali.

 


Villeneuve

Paese all’imbocco della Val di Rhemes e della Valsavarenche, valli nel cuore del  Parco Nazionale del Gran Paradiso. In epoca romana era una stazione di sosta sulla via delle Gallie e nel medioevo divenne parte delle signoria di Chatel-Argent, sotto il controllo diretto dei Savoia. Il castello di Chatel-Argent fu costruito su un promontorio roccioso che domina la valle, che in questo punto è molto stretta. Il nome del castello deriva dal fatto che anticamente nell’edificio si coniavano monete.

Ai piedi del promontorio e a margine del paese si trova la chiesa di Santa Maria Assunta, una delle più antiche della Valle d’Aosta risalente al XI secolo.


Introd

Paese ai piedi della Becca del Merlo, ultima propaggine della cresta spartiacque tra la Val di Rhemes e la Valsavarenche. Il toponimo deriva da entre eaux, cioè tra la Dora Baltea e il torrente Savara che scende dalla Valsavarenche. Nel 1260 Pietro di Introd trasformò l’antica casaforte nell’originale castello: intorno alla torre quadrangolare fece costruire un edificio poligonale con 18 lati. Di fianco al castello sorge l’antica cascina l’Ola. La primitiva chiesa parrocchiale di San Paolo risale al VII-VIII secolo, ma l’edificio è stato più volte restaurato. Introd è diventata famosa negli anni ’90, quando il papa Giovanni Paolo II ha trascorso il soggiorno estivo nella vicina e e panoramica località di Les Combes.

 


Arvier

Posto all’imbocco della Valgrisenche a 769 metri di altitudine nel fondovalle, Arvier deriva il suo nome da arwa che significa pino. Nel piccolo borgo spiccano i resti del castello di La Mothe della fine del XIII secolo e la chiesa parrocchiale di Saint-Sulpice, che possiede un pregevole campanile romanico. Imboccata la strada che porta in Valgrisenche, prendendo il sentiero che parte dal villaggio di Grand-Haury, si possono raggiungere i ruderi del castello di  Montmayeur, detto anche castello di Arvier.
Ancora sulla strada che sale verso la Valgrisenche si può osservare il Santuario di Notre-Dame de Rochefort, costruito alla fine dell‘Ottocento su un’altura rocciosa a 841 metri di altitudine, nel luogo in cui si ergeva il castello di Tommaso I di Savoia.


Avise

Il borgo è situato su un ripiano soleggiato sulla sinistra orografica della Dora Baltea, alla confluenza con la Dora della Valgrisenche. Nell’XI secolo il territorio di Avise divenne proprietà dei signori di avise che lo mantennero, a volte con rapporti conflittuali con i Savoia,  fino la 1729. Testimonianza del periodo medievale sono il castello di Blonay, presso la chesa parrocchiale, la cui torre risale al XII secolo, e il castello di Avise, massiccia costruzione fatta edificare da Bonifacio di Avise alla fine del ‘400.


Chatelard – La Salle

Superata la gola di Avise, procedendo verso il Monte Bianco, la valle si apre in un vasto pianoro. Interessante, iniziando a salire sopra il paese, arrivare ai ruderi del castello di Chatelard. Fu costruito a metà del XIII secolo da Rodolfo Grossi, vescovo di Aosta, in posizione dominante sulla collina di La Salle e sulla valle di La Thuile, passaggio verso il valico del Piccolo San Bernardo. L’alta torre circolare è l’unica struttura rimasta integra.


Morgex

Comune nel cuore della Valdigne, termine con cui si designa l’alta Valle d’Aosta. Punto di passaggio obbligato per il Colle del PIccolo San Bernardo, si pensa che fosse abitato dai Salassi e dai romani. Si narra che San Pietro, di ritorno dalla predicazione nelle Gallie, si fosse stabilito a Morgex iniziando l’evangelizzazione del territorio. Punto tappa per i pellegrinaggi verso Roma e la Terra Santa, fu sede di due ospizi: uno distrutto dai francesi, l’altro dalle inondazioni provocate dai ghiacci del Rutor. La parrocchiale della Vergine Assunta è la chiesa più antica di tutta la regione, durante i lavori di restauro vennero alla luce le fondamenta di una cripta paleocristiana. La chiesa è stata più volte riedificata e ristrutturata.

 


Courmayueur

Dopo Morgex la strada prende a salire fino ad arrivare alle pendici del Monte Bianco.