24/12/2016 tra Crete e Valdorcia

Partiamo presto, freddo e nebbia, il termometro segna -2°C, qualche ora per scoprire i dintorni.

Siena appare come un miraggio tra la nebbia che ci avvolge.

Il terreno è duro e gelato, l’erba ghiacciata e qualche timido fiore appare intrappolato in una morsa cristallina che ne esalta i colori e le forme. Grazie alla possibilità di fare delle foto macro ci si può immergere in un mondo impensato e stupirsi di quanto la natura sia creativa.

Passato Buonconvento il freddo è ancora più intenso, i campi completamente bianchi di brina, il sole crea una barriera luminosa e dorata davanti ai nostri occhi. La nostra meta sono i “cipessini” della Valdorcia, ma si può sempre deviare dal percorso primario se qualche altra cosa colpisce la nostra attenzione.

A Torrenieri la nebbia ci lascia e il cielo appare limpido e terso.

I cipressi sono lì, fotografati da migliaia di persone, un po’ scontati, ma sempre affascinanti tra le dune brulle. Facciamo una breve passeggiata per scoprire qualche scorcio insolito. Da una parte Montalcino in cima al colle, sotto il viadotto, necessario per velocizzare i percorsi, che stona un po’ col paesaggio.

Decidiamo di tornare per la strada che porta verso Sinalunga. Prima di arrivare a San Giovanni d’Asso ci colpisce, in alto a sinistra, il castello di Castel Verdelli. I campi sono arati e rossi, gli storni fanno le loro evoluzioni nel cielo.

Nei pressi di Castelmuzio scopriamo la chiesa di Santo Stefano a Cennano.

Tra gli olivi d’improvviso appare l’abside romanica col campanile a vela, in pietra gialla che, illuminata dai raggi obliqui del sole invernale, mostra una tonalità calda e avvolgente. Il tutto è inserito in un’azienda agrituristica, ma possiamo ammirare la chiesa dai vari lati: cerchiamo la monofora sul lato destro con le figure scolpite di un uomo e di un’aquila. Il panorama è aperto verso Pienza e Radicofani, mentre dalla parte opposta, nell’oliveta, spunta Montisi. Una rosa tardiva, due gatti e un cane che si scalda al sole. Torniamo a casa.

 

 

2 Risposte a “24/12/2016 tra Crete e Valdorcia”

  1. Hai creato un capolavoro! Mi piace tantissimo… altro che astrofisica!!! Sei un’artista! Veramente molto brava, complimenti!

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