Cheneil è una frazione di Valtournenche a 2000 metri di quota.
In località Barma si trova un ampio parcheggio, dal quale si può raggiungere il paese, posto un centinaio di metri più in alto, con un ascensore gratuito o su comoda mulattiera in pochi minuti.
Le poche case si trovano in una bellissima conca con vista sul Cervino, presente anche un albergo e un bar.
Lalla Romano ha descritto questo “paese”, dove aveva trascorso diverse estati, in un racconto: “Pralève”, ecco qualche frase:
“Non è comodo, arrivare a Pralève. Non è neanche comodo starci, nel senso che mancano parecchi «conforti»; e questa è la seconda ragione del suo privilegiato isolamento: non meno ovvia e altrettanto insufficiente della prima.”
“Una cosa era acquisita: potevo bene star ferma o andare, parlare o tacere: nessuno avrebbe fatto caso. E non solo perché ogni movimento di persone scompariva in quella vastità, ma perché vigeva a Pralève una specie di legge non detta né scritta, che chiunque capitasse lì avvertiva: per cui ognuno era investito da una sovranità che non escludeva quella degli altri, così che tutto quello che ciascuno faceva era ben fatto.”
Ma torniamo al percorso ad anello che ci farà ammirare il Cervino, il Monte Rosa, per ritornare a Cheneil toccando un laghetto sotto la punta Falinere e il santuario della Clavalitè.





























Si torna indietro seguendo lo stesso sentiero fino a incontrare la deviazione per il santuario della Clavalitè, più o meno all’altezza del laghetto incontrato durante la salita.









Il santuario della Clavalitè è dedicato a San Domenico Savio, allievo di Don Bosco e morto a 15 anni. Da qui si ha un panorama a 360°.

Qui arriva anche la seggiovia da Chamois, ma indubbiamente è più emozionante arrivarci camminando.
Oltrepassato l’arrivo della funivia ci si incammina verso il Colle di Fontanafredda, per tornare a Cheneil
Inizia la discesa


Arrivati di nuovo a Cheneil, la conca nel tardo pomeriggio è assolata e dominata da becca di Aran e Roisetta, dal Grand Tournalin e dalla becca di Trecarè.
L’itinerario col profilo altimetrico